Ing. AUGUSTO PESSINA
1922 – 2008
Quando il figlio Andrea mi ha comunicato la morte del papà ing. Augusto Pessina, mi sono subito detto: “è venuto meno un gentiluomo!”. E, quasi per richiamare alla mente dal vivo, il volto, la personalità umana e l’alto profilo intellettuale dell’ing. Pessina, mi è venuto spontaneo andare in sala professori e prelevare dalla biblioteca il volume Manuale delle cinghie di trasmissione da lui scritto e omaggiato alla “sua” scuola serale. Vi aveva aggiunto la dedica, in data 20.01.1994: “Alle scuole Don Bosco, a ricordo di dieci anni di insegnamento indimenticabile”. Ma per il Don Bosco di Via Tonale e per i suoi tanti allievi Periti meccanici formati nella scuola serale, è anche indimenticabile il professor Pessina, cultore di scienza e tecnica meccanica, con quarantennale esperienza di progettista, docente di esercitazioni di disegno tecnico al Politecnico di Milano. Amava la Meccanica ma soprattutto voleva bene ai giovani allievi della scuola serale ai quali trasmetteva, insieme alle competenze tecniche, anche una lezione di umanità e di stile. E i suoi allievi percepivano questi valori e ne ricambiavano la stima. Consapevole delle esigenze del mercato del lavoro, nel quale i giovani dovevano entrare da vincenti, era esigente nelle richieste agli allievi, ma nello stesso tempo comprensivo e paziente con quelli che avevano il passo più affaticato e lento o più affievolita la motivazione. Aveva proprio il profilo del tecnico gentiluomo: nello stile di vita e nelle relazioni, nella assoluta fedeltà al suo compito di insegnante che sentiva anche come impegno educativo, nelle attenzioni con cui seguiva i giovani allievi nell’apprendimento delle competenze di meccanica: perché convinto che l’ordine e il rigore di questa disciplina tecnica si travasano poi anche nella vita, e lasciano il segno nella personalità e nei comportamenti. L’ing. Pessina ha portato nelle aule della scuola serale del Don Bosco la cultura del lavoro e della tecnica, ha guidato con amabilità e fermezza alla fatica dell’apprendimento, ha fornito a tanti allievi gli strumenti per entrare con dignità nel mondo del lavoro, ma soprattutto con la sua limpida testimonianza e professionalità ha trasmesso ai giovani solidi valori cristiani ed educativi: una grande lezione di vita. La nostra Scuola gli è veramente grata.
 
Il Preside